Statistiche recenti evidenziano come, mediamente, più del 70% dei carrelli non vengano mai convertiti in acquisti effettivi. Questo vuol dire che su 10 utenti che inseriscono prodotti nel carrello, solo 4 concludono il pagamento. Gli altri, invece, per qualche motivo, scelgono di non proseguire con l’acquisto.
Avere un tasso di abbandono del carrello molto elevato (soprattutto rispetto alla media) significa che stai perdendo molti clienti e molte occasioni di guadagno. Ma niente panico, sicuramente c’è margine per migliorare.
Ogni anno vengono eseguiti sondaggi e studi per capire i motivi dietro a questi comportamenti. Infatti, comprese le motivazioni più comuni, è molto più semplice ragionare su strategie efficaci per migliorare i risultati del tuo negozio online.
Partiamo subito! Cosa troverai in questo articolo:
- Cos’è il tasso di abbandono del carrello e come calcolarlo
- Quali sono i motivi più comuni di abbandono del carrello
- Alcune strategie efficaci per ridurre l’abbandono del carrello
- limita i costi di spedizione
- non rendere obbligatoria la registrazione al sito
- migliora l’affidabilità del tuo sito
- velocizza i tempi di consegna
- semplifica la procedura di checkout
- rendi visibile i costi totali prima del pagamento
- aggiungi un servizio di assistenza in real time
- migliora velocità del sito e fai manutenzione
- amplia i metodi di pagamento
- aggiungi coupon e sconti al momento del checkout
Cos’è il tasso di abbandono del carrello e come si calcola?
Il tasso di abbandono del carrello è una metrica che misura la percentuale di sessioni di acquisto online che vengono interrotte prima del completamento del pagamento.
Si calcola dividendo il numero di carrelli abbandonati per il numero totale di carrelli iniziati, moltiplicando il risultato per 100 per ottenere una percentuale.
Quali sono le ragioni più comuni di abbandono del carrello acquisti?
Le ragioni dietro l’abbandono del carrello sono molteplici e variano a seconda del settore e del pubblico.
Possiamo però darti qualche dato, tratto da uno studio di Baymard Institute che ha raccolto i risultati di 49 diversi studi e ha calcolato una media del tasso di abbandono del carrello, che si aggira intorno al 70,19%.
E quindi quali sono le motivazioni più frequenti?
Sempre secondo Baymard Institute, gran parte dell’abbandono dei carrelli-acquisti è dovuto dalla non reale intenzione di acquisto, questo circa per il 48% degli abbandoni.
Se tralasciamo questa motivazione e ci focalizziamo sugli abbandoni avvenuti quando esiste un vero intento di acquisto, è stata stilata una classifica delle cause più ricorrenti:
- 48% per i costi extra troppo alti (come spedizione, tasse e commissioni)
- 26% per l’obbligo di creare un account per la registrazione sul sito
- 25% non si fida a lasciare sul sito le informazioni della propria carta di credito
- 23% per la consegna troppo lenta
- 22% per il processo di checkout troppo lungo o complesso
- 21% perché non ha potuto leggere il totale dei costi in anticipo
- 18% per la politica di reso non completa o insoddisfacente
- 17% perché ha trovato il sito crashato o con problematiche
- 13% perché il sito non consente diversi metodi di pagamento
- 9% perché la carta di credito è stata rifiutata
Ecco alcune strategie efficaci per ridurre l’abbandono del carrello
Prima di approfondire le strategie specifiche, è fondamentale capire che piccoli cambiamenti possono avere un grande impatto sulla decisione finale del cliente. Se adotti tattiche mirate per affrontare le principali preoccupazioni dei tuoi clienti puoi migliorare significativamente il tasso di conversione del tuo e-commerce.
1. Prova a limitare i costi di spedizione
Il primo motivo più frequente dell’abbandono dei carrelli è la spedizione troppo onerosa.
Opta per spedizioni gratuite al superamento di una certa soglia di spesa e scegli una strategia multicorriere, quindi collabora con più corrieri e dai modo al cliente di scegliere quello che più desidera.
Esistono infatti corrieri conosciuti per essere più economici, ad esempio Poste Italiane; o per essere molto veloci, come UPS.
Aggiungi quindi nel checkout del tuo shop le diverse modalità di spedizione. Ricorda che i tuoi clienti hanno sempre un corriere preferito!
2. Non rendere obbligatoria la registrazione al sito
La registrazione obbligatoria è la seconda ragione più comune del mancato acquisto.
Per limitare queste perdite, permetti agli utenti di completare gli acquisti come ospiti, senza la necessità di creare un account.
Dopo l’acquisto, puoi invitare l’utente a registrarsi promettendo un codice sconto che arriverà via e-mail.
3. Migliora la reliability e il senso di fiducia verso il tuo sito
Quando il sito non trasmette fiducia è molto difficile ottenere vendite. Puoi aumentare l’affidabilità del tuo brand mettendo in evidenza sul sito i plus della tua azienda e i benefici dell’acquisto, come i costi di spedizione, eventuali coupon di benvenuto, la politica sulla spedizione gratuita e sui resi.
Aggiungi anche una sezione FAQ per rispondere alle domande più richieste sugli acquisti e sui tuoi prodotti. Più chiaro e trasparente sei, più diminuirà il senso di incertezza nei confronti del tuo e-commerce.
Molto utili sono anche le recensioni e testimonianze dei tuoi clienti, che puoi aggiungere direttamente sul tuo sito, ma anche in esterno, ad esempio tramite Trustpilot.
4. Velocizza i tempi di consegna degli ordini
Promuovere tempi di consegna rapidi può convincere i clienti indecisi a completare l’acquisto, specialmente se stanno acquistando articoli che desiderano ricevere prontamente. Scegli corrieri che sono conosciuti per essere molto veloci ed esplicita in fase di checkout le tempistiche di consegna dei prodotti.
5. Semplifica la procedura di checkout
Il 22% degli dei clienti interrompono l’acquisto per una procedura di checkout troppo complessa e lunga.
Il nostro consiglio è di ridurre i passaggi necessari per completare l’acquisto e richiedere solo i dati essenziali.
Inoltre, è indispensabile ottimizzare l’esperienza di checkout per i dispositivi mobili, visto che il traffico da smartphone rappresenta più di ⅔ del totale delle sessioni e-commerce (il 68%) e il tasso di abbandono del carrello è più alto rispetto alle sessioni da desktop. Assicurati che il tuo sito sia responsive, che i pulsanti siano facilmente cliccabili anche su schermi piccoli, e che i moduli di input siano adeguatamente dimensionati per facilitare la digitazione.
Potrebbe interessarti anche il nostro articolo su:
Come migliorare il tuo sito web aziendale per renderlo più attraente
6. Rendi visibile i costi totali dell’ordine prima del pagamento
Arrivare al checkout e trovarsi un totale più alto di quello a carrello, può irrigidire il cliente e portarlo a non completare l’acquisto.
Fai in modo che i clienti possano vedere i costi aggiuntivi (come tasse e spedizione) prima di iniziare il processo di pagamento o mediante la navigazione sul sito in sezioni ben visibili.
7. Prevedi un servizio di assistenza in tempo reale
Spesso gli utenti non concludono l’acquisto perché non si sentono rassicurati per i casi in cui il prodotto non vada bene o non è come ce lo si aspettava. Infatti il 18% degli abbandoni del carrello sono dovuti proprio ad una politica di reso non completa o insoddisfacente.
Per far fronte a questo aspetto puoi integrare un servizio di assistenza in tempo reale attraverso chatbot e supporto telefonico nel tuo e-commerce e facilitare così la comunicazione immediata. I clienti potranno ricevere risposte veloci su dubbi circa ordini, resi, spedizioni, ecc.
8. Migliora la velocità del sito web e fai manutenzione
Come anticipato sopra, un bel 17% degli abbandoni del carrello è dovuto al sito in crash o ad altre problematiche inerenti al funzionamento del sito. Ecco perché dovresti sempre garantire un servizio di vendita online efficiente. E come farlo?
- Per prima cosa cerca di ottimizzare la velocità di caricamento delle pagine. Elimina gli elementi non necessari, riduci il peso delle immagini e utilizza la compressione dei file.
- In secondo luogo prevedi regolarmente la manutenzione e l’aggiornamento del tuo sito per assicurarti che tutte le funzionalità siano attive e funzionanti, impedendo così eventuali interruzioni.
Ricorda che la manutenzione periodica del sito è cruciale per garantire un’esperienza utente fluida e professionale.
A questo proposito scopri il nostro servizio di manutenzione siti web!
9. Amplia i metodi di pagamento accettati dal tuo sito web
Invece un 13% degli abbandoni è causato dall’assenza di diversi metodi di pagamento e quindi dall’impossibilità di selezionare quello che si preferisce.
La soluzione è ampliare la gamma di opzioni di pagamento per accogliere le preferenze di tutti i clienti e ridurre l’abbandono del carrello.
Consigliamo di integrare anche metodi di pagamento istantanei come ApplePay o Paypal che semplificano il processo di checkout permettendo il completamento dell’acquisto in pochissimi tocchi o clic.
10. Motiva l’acquisto con coupon o sconti al momento del checkout
Infine, ti diamo un ultimo suggerimento da applicare in maniera diretta sul sito: incentiva l’acquisto con coupon e sconti al momento del checkout. Una piacevole e inaspettata sorpresa che può motivare il cliente a concludere il processo.
Puoi optare per sconti limitati nel tempo o offerte speciali applicate automaticamente che creano un senso di urgenza e incrementano le probabilità di conversione. Questi stimoli, tra l’altro, non riducono solo il tasso di abbandono del carrello, ma possono anche aumentare la fedeltà del cliente, portandolo a ritornare per future occasioni di acquisto.
Alcune tecniche per recuperare i carrelli abbandonati
Se prima ti abbiamo fornito consigli da implementare direttamente sul sito, ora vogliamo suggerirti delle tattiche per recuperare i clienti che non hanno concluso l’acquisto.
1. Tecniche di retargeting
Il retargeting è una potente tecnica che ti permette di rivolgerti proprio ai visitatori che hanno abbandonato il carrello con annunci personalizzati, mentre navigano in altre parti del web.
Con questi annunci puoi promuovere i prodotti che hanno lasciato nel carrello e offrire magari un incentivo, come uno sconto, per spingerli a completare l’acquisto.
Si può fare pubblicità con il retargeting con i social media o con Google Ads, due strumenti validissimi per recuperare gli utenti e che ti invitiamo ad approfondire con i nostri servizi:
Vuoi saperne di più sulle campagne per la vendita online? Leggi il nostro articolo!
2. Tecniche di e-mail marketing
Gli utenti che hanno sospeso l’acquisto, possono essere recuperati con un e-mail di promemoria, ricordando loro cosa hanno lasciato nel carrello e invitandoli a completare l’acquisto. Una strategia molto efficace è includere nell’e-mail di ricordo un codice di sconto da applicare sull’acquisto non completato o la spedizione gratuita.
Esistono sistemi automatici per inviare l’e-mail, come Mailchimp o MailUp, che offrono opzioni avanzate per configurare sequenze di email automatizzate basate su comportamenti specifici degli utenti.
Scopri come creare una newsletter e renderla un potente asset di marketing!
3. Telefonata di recupero
Per i clienti che hanno fornito il loro numero di telefono durante il processo di checkout, una telefonata può essere un metodo diretto e personale per indagare sulle ragioni dell’abbandono del carrello e offrire soluzioni immediate.
Questo approccio è particolarmente utile per prodotti ad alto valore o per clienti che hanno mostrato un alto grado di intento di acquisto. Una conversazione diretta può anche rafforzare la relazione con il cliente e aumentare la fiducia e la soddisfazione.
Vuoi una consulenza personalizzata per identificare le aree di miglioramento e di intervento del tuo sito e-commerce?